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Commenti al testo di Valentina Grazia Har
La fiaba delle emozioni

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 Arcangelo Galante - 01/01/2018 09:54:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Una fiaba utile, ove, l’autrice, vuol far riflettere il lettore su quanto sta accadendo nella società moderna, dal punto di vista emozionale.
Ed il messaggio, ben si presterebbe ad essere collegato, pure, all’elettronica, ai cellulari, ai tablet, i quali, stanno sostituendo, sempre più,
gesti che, un tempo, erano considerati la normalità.
Trasmettere emozioni, attraverso un PC, un emoticon o un nickname, ha raffreddato il sentimento, rendendolo arido e freddo.
Siamo in balia dei "tiranni" dell’abuso tecnologico e, forse, chissà, all’uomo, non resta che aspettare il ritorno autentico d’un percepire sensoriale, il quale lo possa ritrasformare negli anni, facendogli comprendere l’importanza di “udire “ profondamente i segnali, lanciati dal corpo.
In questa epoca, la percezione e l’esternazione delle emozioni, sono sempre più difficili, tanto che la loro definizione, per ognuno di noi, prima era ardua trovarla, mentre, ora, nessuno si crogiola più nel farlo.
L’umanità, in generale, non ricorda più i suoi valori, gli ideali, la natura benigna, e le semplici emozioni divengono reiette o incomprese, e questo porta ad ampie differenziazioni relazionali, persino nella semplice quotidianità, fino ad arrivare ad un meccanica stimolazione di ciò che l’individuo potrebbe provare in certe circostanze, simili a quelle descritte nella storia, da aggiungere all’elenco di altre, emergenti dalla lettura del testo, e che hanno penalizzato il personaggio, sino ad annullare l’essenza di ciò che, realmente, conta nella vita.
A tutto questo mi ha portato la dinamica sullo svolgimento, inerente l’esperienza di Selfeamor; ovviamente, ci sarebbero da aggiungere altri aspetti salienti, già ben sintetizzati da Franca Alaimo.
Una grande considerazione su questo tema, sul quale, difficilmente, si porge l’attenzione.
Molto apprezzata, per quanto mi riguarda.
Salutando, romanticamente, lascio i miei festosi auguri di un proficuo e bellissimo 2018.:-)

 Franca Alaimo - 17/08/2011 09:49:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Valentina, che meraviglioso mistero è il tuo cuore! Questa è la favola più triste e più tenera che mi abbiano mai raccontato e contiene, come tutte le favole, un grande insegnamento: l’amore egotico ( non a caso la protagonista si chiama Selfeamor), non condiviso, è sterile, così anche il dolore che non viene donato come lavacro della sterilità. Perché non raccogli tutte queste tue prose in un libro? Devo anche chiederti scusa per non avere commentato la tua ultima poesia. Dinanzi ad essa non posso assumere la veste di critico, soffro come un’amica che ti vuole bene e comprende il tuo grande dolore.